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"L'idea di raccogliere in un volume i miei scritti di argomento museografìco, testimoni di incursioni in un territorio apparentemente distante dalle linee direttrici delle mie ricerche e dalle mie curiosità meno accademiche, non è mia: ne sono debitrice agli studiosi e allievi che da tempo hanno cercato di vincere le mie resistenze, fino a trovare due alleati determinati e generosi in Paola Marini e Guido Beltramini, capaci di risolvere ogni difficoltà nel nome di Carlo Scarpa. Mio, viceversa, è il progetto di questo libro, che ha preso forma da un percorso à rebours nel mio lavoro e nella storia culturale dell'ultimo trentennio, per provare a ripensare non tanto le occasioni, quanto le ragioni profonde, gli stimoli intellettuali di cui questi scritti mi sembrano oggi intessuti. All'origine del mio interesse per il tema e la sua difficile, provocante complessità è un incontro: nel 1972, a Milano, proprio con il grande e imprevedibile architetto veneziano, impegnato a progettare sotto i miei occhi nello spazio breve di una notte, planimetrie e sequenza fotografica alla mano, l'allestimento di una mostra retrospettiva dedicata all'opera pittorica di Tancredi". Marisa Dalai Emiliani